27 feb 2009

LA CUCINA

immagine virtuale di sandro moscogiuri (tutti i diritti riservati)

Chissà perché da qualche decennio a questa parte si è ormai consolidata l'idea che la cucina deve essere uno spazio costituito da uno stretto budello dove a mala pena una persona di corporatura media si può muovere senza dare gomitate, ma se per vostra sfortuna siete più corpulenti della media, allora rischiate di dover uscire a "marcia indietro", poiché difficilmente una volta entrati vi potrete girare.
Questa sistemazione che è già poco funzionale di per se stessa, è aggravata da mode consolidate e luoghi comuni: - una cucina moderna deve essere costituita di pensili e basi - gli elettrodomestici a incasso sono più funzionali - con la vita che si fa oggi la cucina è uno spazio sprecato; meglio l'angolo cottura - le basi senza gambe sono più moderne e poi c'è meno pavimento da pulire - e molte altre; ma la cucina non è uno spazio come gli altri perché qui si svolgono riti antichissimi.

RITI IN CUCINA

Il caffè
Seduto al tavolo piastrellato della mia cucina, ancora assonnato alle sei e trenta del mattino, aspetto in religioso silenzio che la caffettiera borbotti. Lunghi attimi d'attesa dove lo sguardo si posa sulle tracce di vita del giorno prima: piatti tracciati di sugo e bicchieri inebriati di vino, briciole di pane sul piano della credenza azzurra come sacri resti d'ostia, il canovaccio a quadri rossi appeso alla mensola gialla, file di recipienti colorati, scatole azzurre di pasta Barilla, lattine di pomodoro e cibo per gatti.
Sale l'aroma con il candido vapore e striscia lungo le pareti fino alle mie narici.
Ascolto il ritmico tintinnare del cucchiaino come un concerto di Aranjuez ed avvicino il bordo caldo della tazzina alle mie avide labbra per un breve ma intenso bacio mattutino.

a cena con gli amici
Gli amici, ospitati in salotto, ad uno ad uno entrano in cucina attirati dall'odore delle melanzane che friggono in attesa di essere unite alla salsa di pomodoro che "borbotta" su un altro fornello. Mario si offre per grattugiare la ricotta salata che andrà a condire la pasta alla Norma. Cucina siciliana, afferma Anna mentre assaggia uno spicchio d'arancia pronta per essere bollita ed andare a far parte della salsa che irrorerà le triglie. La prossima volta il divano lo metterò in cucina.

sapore d'infanzia
Se i vostri ricordi d'infanzia sono ricchi di odori, sapori e suoni, allora è in cucina che potete risvegliarli: latte bollito, vaniglia e cannella, mela grattugiata, uva spremuta, cipolla affettata, basilico spezzettato, rosmarino sull'arrosto, fiori di finocchio sulle patate...; pane e olio, pane e sugo, sale, zucchero, cioccolato caldo...; forchetta che sbatte le uova, cucchiaino che gira il caffè, stoviglie sbattute mentre vengono lavate, caffettiera che fischia, acqua che scorre, acqua che lava, acqua che bolle...

e inoltre:

oda a la Cebolla (poesia di Pablo Neruda in onore alla cipolla)



Nessun commento:

Informazioni personali

http://www.architettiroma.it/progetti/arch.moscogiuri-A05047.aspx