25 feb 2009

L'INGRESSO


L'INGRESSO
Purtroppo l'ingresso delle nostre case è ormai ridotto allo spazio fisicamente necessario per accedere ad altri ambienti, quando non è del tutto assente, poiché inglobato nella sala da pranzo/salotto. Naturalmente questo cambiamento d'uso non ha nessuna vera ragione pratica, ma solamente quella di diminuire i metri quadri dei nostri appartamenti fermo restando i costi. E da sempre si sa, quando la volpe non arriva all'uva dice che è acerba; così ci siamo quasi tutti convinti che l'ingresso è ormai uno spazio inutile; ma ci da un po' fastidio rinunciare alla nostra privacy quando qualcuno suona alla porta mentre stiamo mangiando o comodamente sdraiati sul divano.
Infatti l'ingresso oltre ad assolvere a varie funzioni primarie di accoglienza quando entriamo in casa: posare l'ombrello, indossare le pantofole, appendere il cappotto, lasciare le chiavi a portata di mano, specchiarci l'ultima volta prima di uscire, ecc. è anche un filtro a difesa della nostra privacy.

QUANDO SI APRE LA PORTA DI UN APPARTAMENTO


Quando si apre la porta di un appartamento, gli odori della vita domestica si inerpicano fin dentro il tuo pensiero e si trasformano in immagini probabili: una pentola di sugo che bolle, un profumo o un deodorante usato troppo spesso, vernici epossidiche di mobili moderni, cera d'api su mobili antichi, sigarette fumate fino a notte inoltrata, un caffè da poco sorseggiato...

Quando si apre la porta di un appartamento, gli occhi cercano segnali del confine fra pubblico e privato: un freddo specchio che vi "rimanda indietro" offrendovi l'illusione di uno spazio ampliato, un caldo invito di un appendiabiti, la provocazione di trasparenti grate divisorie...

Quando si apre la porta di un appartamento, qualche "segreto rotolante" può uscire fuori, sopra il pianerottolo; ma quando la porta si richiude viene risucchiato dentro e la portiera rimane con un palmo di naso...


UN ESEMPIO In questa realizzazione l'ingresso, anche se si presenta come uno spazio "aperto", ha mantenuto la sua identità funzionale e spaziale grazie alla forma del controsoffitto e alla quinta in vetrocemento che filtra la luce naturale e scherma dagli "sguardi indiscreti". Anche la luce artificiale posta nel controsoffitto, caratterizza lo spazio di ingresso pur integrandolo con il resto della casa. (progetto dell'autore)

Soluzione simile alla precedente, è quella sottostante, dove una vetrata fa da filtro sul lato dell'ingresso e da nicchia per il contenimento del salotto sul lato interno al salone. (progetto dell'autore)



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