24 giu 2010

Australia, alla ricerca di una "storia che non c'è"



Con questo articolo voglio inaugurare un nuovo modo di fare ricerca ed analisi su quei luoghi pubblici che nel mondo qualificano la vita relazionale dell'uomo urbano: attraverso l'uso di Google Eart. Questo eccezionale strumento permette di "navigare" attorno alla terra e poi, individuato il luogo prescelto, di scendere di scala fino quasi al dettaglio e di analizzare il suo rapporto con l'intorno. 
Come primo viaggio virtuale voglio proporvi l'Australian Garden, circa 25 ettari all'interno dei 360 del Royal Botanic Gardens di Cranbourne, a sud-est di Melbourne. Per trovarlo facilmente su Google Earth scrivete: Cranbourne VIC, Australia, gardens
In anteprima due belle istantanee dal satellite; scendendo di scala troverete molte affascinanti foto di dettagli. 

 
territorio zona nord-ovest


I progettisti(Taylor, Cullity, Lethlean, Architetti del paesaggio e Paul Thomson) hanno cercato con questo intervento di analizzare ed individuare quello che i romani chiamavano il "Genius Loci", cioè quelle caratteristiche che fanno di uno spazio sia artificiale che naturale, un "luogo" emozionale, che in qualche modo tocca il nostro "profondo", e dove il fruitore si riconosce e si identifica in segni che gli appartengono seppure in maniera ancestrale. L'intuizione che fa di questo progetto un'opera da leggere con interesse è proprio il fatto che in Australia manca la stratificazione storica di cui 




Il monolite Uluru


particolare del lago Wivenhoe
parlavamo (perlomeno per i colonizzatori europei, certo non per gli aborigeni), ed allora si è fatta raccontare la "storia che non c'è" alla natura. Natura intensa, unica, forte nei colori, nelle dimensioni e nella sua capacità di coinvolgimento. Pensiamo al rosso intenso del monolite di Uluru, all'ocra della sabbia dei deserti, alla rigogliosità delle foreste tropicali, con eucalipti alti fino a 100 mt, e a quelle temperate con gli alberi bottiglia, alla barriera corallina più grande del mondo (circa 2000 km di estensione per 200 km di distanza dal litorale). Il nuovo abitante qui non ha dovuto solo fare i conti con una natura diversa da quella europea ma ha dovuto anche tarare il suo senso della misura e dello spazio. 
Se "volate" con Google Earth sull'Australia, scendete di scala sulla costa, sui monti, sui laghi salati, sulle foreste, vi compariranno sullo schermo forme dai colori fantastici, quasi marziani, e dalle texture da far invidia a un Missoni.  Gli architetti hanno messo sulla tavolozza tutti quegli elementi affinché gli australiani si possano riconoscere, identificare, e possano condividerne l'emozione, poi li hanno usati per costruire un meraviglioso giardino simbolo dell'intera nazione. 
La composizione architettonica però non è per nulla semplice o banale perché innanzi tutto sono state individuate parti ben distinte ma interloquenti fra loro sia per intersezioni geometriche che per simbologia.  Il lato occidentale prende spunto dal mondo della natura e il fluire delle forme diventano ispirazione per il design: il paesaggio con le sue qualità di mistero, il tempo, la forza, un tocco di selvaggio, un senso elementare di terra, il vento e la luce.  
Il versante orientale invece è costruito con idee e immagini di una natura controllata dall'uomo con l'esposizione di giardini altamente progettati. 
L'acqua è l'elemento di mediazione tra questi due tipi di giardino, selvaggio e progettato. Un ruscello artificiale che scorre per circa 100 metri su un letto-scultura, protetto a ovest da un muro di ferro. Questi elementi sono in realtà un'opera di Gleg Clark. L'acqua proseguendo il suo percorso e passando sotto un ponte pedonale costruisce penisole e piccoli laghi. 









Rockpool Waterway & Escarpment Wall - foto by marbiz (da Panoramio) 


Alcuni testi sono stati tradotti dal sito: http://www.tcl.net.au/ 
Riferimenti bibliografici: http://www.architecture-page.com/go/projects/australian-garden__2
AR - 68/06 Bimestrale dell'Ordine degli Architetti di Roma e Provincia. 






















Nessun commento:

Informazioni personali

http://www.architettiroma.it/progetti/arch.moscogiuri-A05047.aspx