Con questo articolo voglio inaugurare un nuovo modo di fare ricerca ed analisi su quei luoghi pubblici che nel mondo qualificano la vita relazionale dell'uomo urbano: attraverso l'uso di Google Eart. Questo eccezionale strumento permette di "navigare" attorno alla terra e poi, individuato il luogo prescelto, di scendere di scala fino quasi al dettaglio e di analizzare il suo rapporto con l'intorno.
Come primo viaggio virtuale voglio proporvi l'Australian Garden, circa 25 ettari all'interno dei 360 del Royal Botanic Gardens di Cranbourne, a sud-est di Melbourne. Per trovarlo facilmente su Google Earth scrivete: Cranbourne VIC, Australia, gardens.
In anteprima due belle istantanee dal satellite; scendendo di scala troverete molte affascinanti foto di dettagli.
territorio zona nord-ovest |
Il monolite Uluru |
particolare del lago Wivenhoe |
Se "volate" con Google Earth sull'Australia, scendete di scala sulla costa, sui monti, sui laghi salati, sulle foreste, vi compariranno sullo schermo forme dai colori fantastici, quasi marziani, e dalle texture da far invidia a un Missoni. Gli architetti hanno messo sulla tavolozza tutti quegli elementi affinché gli australiani si possano riconoscere, identificare, e possano condividerne l'emozione, poi li hanno usati per costruire un meraviglioso giardino simbolo dell'intera nazione.
La composizione architettonica però non è per nulla semplice o banale perché innanzi tutto sono state individuate parti ben distinte ma interloquenti fra loro sia per intersezioni geometriche che per simbologia. Il lato occidentale prende spunto dal mondo della natura e il fluire delle forme diventano ispirazione per il design: il paesaggio con le sue qualità di mistero, il tempo, la forza, un tocco di selvaggio, un senso elementare di terra, il vento e la luce.
Il versante orientale invece è costruito con idee e immagini di una natura controllata dall'uomo con l'esposizione di giardini altamente progettati.
L'acqua è l'elemento di mediazione tra questi due tipi di giardino, selvaggio e progettato. Un ruscello artificiale che scorre per circa 100 metri su un letto-scultura, protetto a ovest da un muro di ferro. Questi elementi sono in realtà un'opera di Gleg Clark. L'acqua proseguendo il suo percorso e passando sotto un ponte pedonale costruisce penisole e piccoli laghi.
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