30 mag 2012



Guarda chi c'è, il terremoto "2" !


Perché gli edifici crollano - "2"   

Ci risiamo, sono passati tre anni dal terremoto dell'Aquila e dal mio post sulle inadempienze delle istituzioni, concausa di molti crolli. Ora il terremoto ha messo in ginocchio l'Emilia Romagna, ma sembra di vedere un film andato in loop, finisce e ricomincia e finisce e ricomincia... Nulla è cambiato, anzi peggiorato, ma il popolo si fa le stesse domande e i media danno le stesse risposte idiote: "ci sono stati più crolli negli edifici nuovi che in quelli vecchi!" - "sono caduti capannoni industriali costruiti in cemento armato!" - "il cemento si sbriciola, le case in muratura tengono". 

Stiamo prendendo atto in questi terribili giorni di scosse sismiche in Emilia Romagna che i maggiori e più devastanti crolli sono stati quelli dei capannoni industriali prefabbricati, anche di recente costruzione. E la cosa non mi meraviglia più di tanto perché queste costruzioni per ragioni di risparmio e velocità sono spesso costituite da pilastri in cemento armato, ancorati alla fondazione e che supportano travi semplicemente appoggiate in modo da formare una gabbia sulla quale in varie forme viene appoggiata a sua volta una copertura. E’ allora intuitivo comprendere che se queste strutture sono robustissime a contenere spinte verticali, sono invece fragili come birilli per contenere quelle orizzontali, che si formano in un terremoto. Non si sbriciolano, come sento dire questi giorni in TV, ma più semplicemente cadono perché strutture verticali e orizzontali non sono legate fra loro. Basta guardare filmati e foto; ma i giornalisti che fanno i giornali sembra che non li guardano, loro semplicemente ripetono le domande dei lettori invece di dare risposte.   
Naturalmente stiamo parlando di prefabbricati in cemento armato, precompresso o meno, e il cemento, seppure armato, regge bene a compressione ma non a trazione, e la trazione è la forza che si sviluppa nei movimenti orizzontali del terremoto. Diverso sarebbe in una struttura prefabbricata in ferro, perché questo materiale, ha buone caratteristiche sia a trazione che compressione e soprattutto fra pilastro e trave c’è sempre una giunzione fatta mediante bullonatura o saldatura. Un sistema antisismico molto usato in Giappone è invece quello dell’uso di “cerniere”, soprattutto a terra fra fondazione e pilastro, in modo che l’edificio, libero di assecondare le spinte orizzontali del terremoto ne smorza le conseguenze. 

Per spiegare il crollo di quelle in muratura invece, devo utilizzare il sistema del loop anche io, perchè già descritto nel precedente post, che qui sintetizzo: sovraelevazioni, abbattimenti di muri portanti, aperture di porte e finestre, cattiva manutenzione, sostituzione di tetti e solai in legno con quelli ben più pesanti in ferro e laterizio, omertà di chi deve controllare, condoni e perdoni, ma...MA
Ma questa volta c'è di più. Mentre il terremoto dell'Aquila era ancora in corso il governo Berlusconi già parlava di un "Supercondono" mascherato da "Piano Casa", oggi purtroppo in atto con la benedizione di tutte quelle finte forze di opposizione che hanno visto dentro questa criminogena legge, un grande consenso elettorale e giri d'affari per amici e parenti. 
  • ampliamenti del 20% sulla cubatura e del 35% in caso di accorgimenti "ecologici"
  • non necessario il Permesso di Costruire, ma sufficiente una DIA (denuncia inizio attività) 
  • nel 2010 viene sostituita anche la DIA (troppi controlli!) con la ben più blanda SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) 
  • I pareri degli enti sono sostituiti da autocertificazioni
  • l'attività può essere iniziata subito. L'amministrazione ha 60 giorni per contestare eventuali irregolarità. :::))) simbolo grafico di sorriso, in questo caso "grande ilarità"  

In difesa del terremoto poi, si dovrebbe pensare oltre al "rafforzamento" delle strutture in chiave antisismica, a un efficiente sistema di evacuazione, e qui si affacciano altre gravi inadempienze sul controllo dell'applicazione delle norme antincendio, che non riguardano naturalmente solo il caso di fuoco, ma per l'appunto l’evacuazione in caso di pericolo. Bene, personalmente sono anni che cerco di sensibilizzare le nostre istituzioni su questo grave problema, ma con risultati scarsi e disinteresse totale. Molti dei magazzini costruiti con la tecnica di prefabbricazione in cemento armato, vengono spesso tenuti criminosamente con alcune o tutte le uscite di sicurezza chiuse, nascoste da prodotti, bloccate da lucchetti e chiavistelli, che anche se aperti non possono essere saldati alla struttura in quanto alterano l’omologazione delle porte antipanico. I controlli, a mio avviso, dovrebbero essere puntuali e le sanzioni pesantissime, fino al ritiro della licenza, ma la realtà è ben altra. Provate da voi. Visitate tre o quattro di questi magazzini e ne troverete sicuramente almeno uno nelle condizioni descritte; ora provate a segnalare la cosa alla Polizia Municipale, o ai Vigili del Fuoco, o ai Carabinieri, e fatemi sapere il risultato.  :::)))

Ecco, forse noi cittadini non possiamo in tempi brevi pretendere l’analisi di tutte le strutture pubbliche e commerciali, ma laddove la legge c’è, quella antincendio, (cioè non ancora svilita da interessi politici) che venga immediatamente fatta rispettare. E le istituzioni sappiano che i disastri qualche volta sono naturali, altre volte colposi. 










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