10 apr 2009

Lampade a "basso consumo", nessun risparmio e alto inquinamento





LAMPADE AL MERCURIO 

il risparmio energetico si fa usando lampadine a "basso consumo" !!

Niente di più dannoso propagandare questo falsa teoria che purtroppo è diventata anche legge europea (non so sotto quale spinta di interessi, ma cliccando qui sopra forse potreste avere una risposta). Infatti già dal 2009 sono scomparse dalla vendita le lampadine a incandescenza da 100W e successivamente quelle da 75 W e così via entro il 2012 tutte le altre, ma in Italia (nazione stranamente virtuosa) entro il 2011. Niente da obiettare sul fatto che queste lampade consumano meno energia, ma attenzione: non fanno risparmiare, ma consumano solo di meno, e fra le due definizioni c'è una bella differenza e proverò a dimostrarvelo:

  • Intanto è risaputo che per produrre queste lampade le industrie consumano più energia che per costruire quelle a incandescenza,
  • poi c'è il grande problema dello smaltimento, perché queste lampade proprio innocue non sono. Infatti contengono sostanze come il mercurio*, il fosforo, l'argon, e circuiti elettronici. E quante lampade pensate che andranno nella raccolta differenziata (se mai si farà) e quante nel secchio di casa? Pensate fra dieci anni quando milioni di lampadine gettate nelle discariche avranno fatto fuoriuscire tutti i loro veleni, quanto costerà bonificare i suoli e quante sostanze tossiche invece avremmo ingerito e respirato. Dovete sapere che per legge anche i tubi al neon non possono essere gettati nei normali rifiuti, ma risulta a qualcuno di voi di aver mai riconsegnato un tubo al neon al negoziante dove lo avevate comprato? * nota: Sono stati messi al bando i termometri al mercurio, perché pericoloso e altamente inquinante, però si sta iniziando un grande uso di questa sostanza per produrre lampadine! Ma non sarà che alle industrie delle lampade serve il mercurio dei termometri? Con il mercurio contenuto in un termometro (circa 500mg) si fanno 100 lampade.
  • il calcolo della durata, che viene propagandata come molte volte maggiore delle lampade a incandescenza, viene fatta sull'ipotesi di un'accensione o spegnimento ogni otto ore. Infatti la durata di queste lampade è inversamente proporzionale al numero delle volte che si accende o spegne. E in un uso casalingo questa operazione si fa ogni volta che si entra o esce da una stanza.
Quindi sommando questi punti, è probabile che il risparmio si ridurrà a ben poco o niente, o addirittura il costo sarà maggiore se includiamo anche quelli dell'inquinamento e della sanità. E parliamo della sanità:


  • un altro punto importante è quello della qualità della luce. Già dal 2011 ci siamo dimenticati della bella luce calda delle vecchie lampadine e le nostre case sono tutte immerse in quella fredda e biancastra, da ospedale, delle lampade a basso consumo e "ad alto inquinamento", anche se alcune aziende stanno facendo sforzi per "colorarle". La qualità di cui parlo non è solo quella che agisce sul nostro umore, ma anche del fattore fisico della vista. I giovani non sanno che dopo i cinquanta anni circa, subentrando la presbiopia iniziano anche ad affacciarsi patologie quali la cataratta, il distacco del vitreo e assottigliamento della retina. Questo tipo di luce fredda comporta veri e propri fastidi visivi, e quindi a mio avviso è illegale la scomparsa totale dal mercato delle più sane lampade ad incandescenza. Queste cose non possono essere imposte ma devono dipendere dalla scelta di ognuno di noi. Quando invece le scelte cadono dall'alto allora il sospetto di interessi di parte è lecito.
  • non secondario è il fatto che queste lampade emettono radiazioni ultraviolette e onde elettromagnetiche , per questo se ne sconsiglia un uso troppo ravvicinato, e pertanto qualcuno deve dirci cosa mettiamo nelle lampade da tavolo o da comodino se quelle ad incandescenza sono state messe al bando.
Nel frattempo, dato per scontato che gli interessi che stanno dietro a molte finte innovazioni tecnologiche, ce ne imporranno l'uso a discapito della salute delle persone, (la storia insegna), non ci rimane che sperare in un rapido miglioramento della luce a led che non riscalda e non produce raggi ultravioletti, oltre al fatto che non contiene mercurio.

per chi volesse approfondire:





INTERVISTA DI ECORADIO
(cosa ne pensano le grandi associazioni ecologiste e le società di smaltimento)


L'Italia ha anticipato al 2011 (in maniera stranamente virtuosa) la messa al bando totale delle lampade a incandescenza per farci comperare quelle altamente inquinanti al mercurio, dato che già dal 2007 le ha tassate con 22 cent. + IVA. Ancora una volta i soldi vengono prima della salute dei cittadini; ma ha un alleato molto forte: l'Europa.
Non ci rimane che farci sentire sempre più numerosi usando internet e Facebook e quant'altro. Io nel frattempo sto scrivendo ad associazioni come Greenpeace, Legambiente ed altre per dissuaderle ad appoggiare questa campagna criminale.
Di seguito una mia intervista radiofonica fattami da ECORADIO (Gianluca Martelliano), e le risposte degli esperti e delle associazioni.


Per chi volesse leggere l'intervista nella sua interezza, dato che Ecoradio, per ragioni di spazio ha dovuto tagliare alcune parti, a mio avviso però importanti, può cliccare qui. Trascrizione completa intervista




1 commento:

Juana ha detto...

Un post che invita a riflettere e a farsi delle domande. Questa è una delle tante: Cosa si guadagna risparmiando su quattro lampadine e mettendo tre condizionatori d'aria in un appartamento di 60 metri quadri?

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